Lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo della facciata della Chiesa di San Giovanni Battista

L'intervento può essere codificato nell'ambito della metodica del "restauro scientifico", in quanto la sua attuazione è stata distinta in specifici passaggi che, al di la delle previsioni di progetto, hanno permesso di indagare il manufatto nei suoi più reconditi aspetti risolvendo complessità del recupero secondo indicazioni spesso risolte direttamente nella pratica di cantiere con esperienze materiche e soluzioni tecniche non esportabili in altri interventi.

Il risultato può essere individuato come esempio significativo delle opportunità che un restauro può offrire nel restituire un "luogo" che da millenni supporta la sacralità e il paesaggio storico di ingresso alla divina costiera.

10 maggio 2010

Progetto e direzione dei lavori:
arch. Alfredo DePasquale

 

  • Duomo di Vietri (ante-opera)
    Duomo di Vietri (SA) prima del restauro
  • Duomo di Vietri (post-opera) fig.1
    Duomo di Vietri dopo il restauro fig.1
  • Duomo di Vietri (post-opera) fig.2
    Duomo di Vietri dopo il restauro fig.2
  • Duomo di Vietri (post-opera) fig.3
    Duomo di Vietri dopo il restauro fig.3
  • Duomo di Vietri (post-opera) fig.4
    Duomo di Vietri dopo il restauro fig.4
  • Blocco ricostruito (tufo di Fiano) fig.a
    Blocco ricostruito (tufo di Fiano) fig.a
  • Blocco ricostruito (tufo di Fiano) fig.b
    Blocco ricostruito (tufo di Fiano) fig.b

SCHEDA INTERVENTO a cura della direzione dei lavori

  1. Monumento
  2. Luogo
  3. Committente
  4. Inizio lavori
  5. Completamento opera
  6. Progettista
  7. Materiali
  8. Sintesi interventi
  9. Sorveglianza e supporti
  10. Materiali utilizzati

Facciata Chiesa di San Giovanni Battista

Vietri Sul Mare (SA)

Parrocchia di San Giovanni Battista

03 aprile 2009

20 marzo 2010

Progettista, direttore dei lavori e sicurezza

Arch. Alfredo DE PASQUALE
studio DEPASQUALEPROGETTI
Battipaglia (Sa)

  • Quinte murarie in pietra di Paestum.
  • Cornici modanate, capitelli, stipiti lesene, fregio, ecc. in tufo proveniente dalle antichissime cave di Fiano (Nocera Inferiore).
  • Zoccolatura base in calcare di S. Severino.
  • Lastre di copertura del frontone e delle mensole in ardesia.
  • Scritte commemorative di impasto sabbia, (in proporzione anche di tipo marina) tracce di cemento e calce con ridotto consistenza.

Interventi di restauro a cura della ditta IMAGO e concordati con la direzione dei lavori

  • Pulitura preliminare meccanica.
  • Preconsolidamento - ancoraggio meccanico.
  • Rimozione meccanica delle lastre di ardesia e delle porzioni di massetto in corrispondenza dell'aggetto del frontone e dei mensoloni modanati.
  • Asportazione di elementi non congrui.
  • Rimozione stuccature e giunti precarie e non congruenti con la pietra esistente.
  • Asportazione di conci incoerenti e di diversa natura posti in opera in sostituzione della pietra originaria.
  • Rimozione intonaci incoerenti.
  • Rimozione di porzioni di "chiusura" vuoti originati da teste di pali ponteggi antichi.
  • Rimozioni di superfetazioni di più natura sedimentate nell’ultimo secolo.
  • Intervento di asportazioni efflorescenze saline.
  • Trattamenti di rimozione microflora.
  • Pulitura chimico-meccanica con impacchi diversificati e trattamenti dinamici con idropulitrice - idrosabbiatrice con diversificazioni dei trattamenti a seconda delle situazioni e stato di conservazione della pietra.
  • Sostituzione dei conci in pietra previa realizzazione su disegni e/o stampi delle modanature e dei tagli necessari, di elemento in massello di pietra tufacea estratta da cava di FIANO ed adeguatamente lavorata, con montaggio ancorato con perni di acciaio bonificato resistente alla salsedine.
  • Smontaggio e rimontaggio previa pulizia e recupero e sostituzione di tassellature in tufo adeguata alla forma, della coppia di obelischi con ancoraggio interno in acciaio.
  • Smontaggio e rimontaggio copertura del frontone delle tegole esistenti (embrice e coppo) previa finitura del massetto alleggerito con scaglie di tufo, con strati di cemento osmotico.
  • Intervento di pulizia e rifacimento stuccature delle maioliche del rosone.
  • Rimontaggio lastre di ardesia di spessore da 10mm, previo trattamento del massetto di fondo e dei giunti con cemento osmotico.
  • Intervento di "ricucitura" (sarcitura) di porzioni della parete (costituita da pietra di Paestum) con mattoncelle in cotto per rinforzo e chiusura e dei vuoti emersi sulla facciata.
  • Completamento spessori con applicazione di "cocci pesto" creato con granuli di pietra macinata.
  • Primo trattamento di rinfazzo con malta a base di calce.
  • Applicazione di strato di intonaco a base di calce a due strati posti in opera "a fresco".
  • Trattamento di finitura con tonachino a base di calce, liquido, a duplice strato; triplice strato in corrispondenza della paretina del frontone prossima alla copertura.
  • Consolidamento tracce di colore ritrovato nella calotta delle nicchie.
  • Restauro e trattamenti del portone con valorizzazione dell’essenza originaria.
  • Trattamento idrorepellente per tutte le superfici delle pietre.
  • Reperti fotografici documentali.

Alta sorveglianza e supporti metodologici della Soprintendenza ai BAP Salerno

  • Visite in cantiere.
  • Autorizzazione delle asportazioni scritte commemorative incongrue rispetto alla valenza architettonica della facciata.
  • Indicazione del cromatismo delle quinte murarie scelto tra più ipotesi suggerite dalla direzione dei lavori.
  • Tufo di FIANO
  • Intonaci a base di calce fassa-bortolo di diverse granulometrie (linea restauro) Tonachino liquido a base di calce Idrorepellente per la pietra (idrorepel tono CIR) applicato a pennello a due strati.
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