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Recupero dell’antico percorso che dal Centro di Valva conduce alla Grotta di San Michele Arcangelo. Progetto Ascesa alla Grotta

Innumerevoli percorsi segnati dalla storia, dalla peregrinazione religiosa e laica che per millenni hanno collegato il territorio, raccontano di luoghi, destano sensazioni, offrono opportunità di riflessione, culto del ricordo, visioni sacre e animiste; tutti argomenti ormai non più attuali.

Antichi sentieri esistenti che attendono di essere rivisitati con una percezione nuova.

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Palazzo Reale di Caserta, particolare di una lesena in marmo

Gli effetti materici naturali del marmo, che si sommano a quelli scaturiti dalla lavorazione tridimensionale, restituiscono conformazioni cromatiche e riflessi di luce che ampliano la suggestività dell’immagine, tanto da inebriare la percezione visiva, sedurre la mente e destare contemplazione.

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Ingresso alla grotta/cappella di San Michele Arcangelo di Valva (SA)

I beni culturali non rappresentano solamente tracce indelebili di storia e di arte, essi testimoniano di idee ed opere lasciate da muratori, carpentieri, scalpellini, stuccatori, decoratori, fabbri e tanti altri che con sudore e sacrificio, a fronte di un magro salario, hanno plasmato il manufatto con con il loro lavoro tramandando ai posteri un esempio di creatività.

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Restauro dell’Antico Frantoio “Cecere”, centro storico di Valva (SA)

Sostanziale recupero dell’esistente, con inserimento di illuminazione ed effetti materici, senza forzature stilistiche o funzionali, senza aggiunte indiscrete, rievocando i fievoli echi del tempo trascorso; solo così si ottiene il “restauro”.

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Balaustra in ghisa, Palazzo alle porte della città di Gragnano (NA)

Ringhiere e inferriate, rappresentavano, nella cultura degli ultimi secoli, elementi caratterizzanti, espressivi arricchimenti del “fare architettonico” delle facciate di molti edifici storici.

I fabbri, gli artisti e gli architetti, prediligevano disegni scelti o indicati dalla cultura locale, con l’intento di esprimere la gioia della composizione. Dalla lavorazione del ferro scaturivano elementi con incatenature, cuciture avvolgenti, costruzioni grafiche che qualche volta chiudevano la vista offrendo in cambio la suggestiva visione di una opera artigianale in ferro.

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Pavimento in cotto artigianale e tessere di marmo di Carrara. Antico Frantoio Cecere, Valva (SA)

Un pavimento non nasce solo per essere “calpestato”; nasce soprattutto per essere accarezzato con gli occhi, perché costituito da materiali nobili: cotto, pietra naturale, marmo, che con la loro consistenza indicano certezza del percorso da seguire a chi cammina alla ricerca della propria meta; confortato perché accompagnato dalla bellezza.

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Via dell’HADRAMAUT, Valle del WADI, DAW’AN, YEMEN DEL SUD

La città è fatta anche di facciate di edifici. Esse possono offrire tridimensionalità, morfologie moderne, composizioni classiche, elementi stilistici diversificati dalla sovrapposizione delle epoche.

Nello Yemen del Sud alcune facciate offrono un caleidoscopio di colori, “pastellati” da mani esperte tanto esclusive da offrire alla vista, un equilibrio cromatico semplicemente …stupefacente.

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Elementi lapidei di spoglio nel centro storico di Salerno, vandalizzati

Gli innumerevoli Elementi Lapidei che arricchiscono i nostri centri storici, pur appartenendo quasi sempre ad un corredo di manufatti di spoglio, riutilizzati nel corso dei secoli, offrono l’occasione di catalizzare la vista verso le antiche creazioni.

Testimonianza di antichi manufatti, se visti nella loro interezza formale, stilistica e costruttiva, offrono sconcerto per la loro precaria condizione ma anche stupore per la loro bellezza.

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Ponte della vecchia Ferrovia sul fiume Lambro, Comune di Centola. Opera degli anni ‘20. Conci in pietra tagliati ad angolo secondo l’andamento della struttura

La lavorazione della pietra calcarea fatta a mano ed utilizzata per grandi opere solo un secolo fa, è qualcosa di incomparabile con la moderna produzione di serie. Sembra quasi impossibile che i singoli conci potessero avere forme così dettagliate ed adattate (con una lavorazione a mano) alle esigenze del progetto. Gli scalpellini hanno lasciato il posto ai macchinari che sviluppano materiali e forme con tecniche all’avanguardia.

Questi elementi rimangono unici nel loro genere, così come unica può essere un’opera d’arte.

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Vista storica del porticciolo di Vietri sul Mare (SA)

Il paesaggio è un patrimonio integrante e sostanziale del territorio; va tutelato facendo rispettare pedissequamente le norme dettate da un unico intendimento indicato da tutti i soggetti pubblici tutelari.

Il paesaggio è il primo contatto visivo che ci fa valutare il livello culturale di un territorio.

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Cappella rupestre dedicata all’Arcangelo Gabriele, località Fonte di Roccadaspide (SA)

Icone e fede: il drago infernale calpestato dall’Arcangelo Gabriele, originario del culto Longobardo, il trionfo della giustizia divina fulcro di venerazione di una piccola cappella rupestre.

Manifestazioni di fede da cui scaturiscono occasioni per il restauro di modesti luoghi rurali.

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Logo creato in occasione del Concorso del progetto di valorizzazione del Parco Archeologico Multimediale di Verucchio

Poiché le “ingiurie del tempo” possono drammaticamente minare la conservazione dei manufatti, la metodica progettuale deve essere oggetto costante di riflessione in modo tale che sia appropriata alla conservazione delle aree archeologiche “plein air”.

Mai come in questi casi la ricerca e l’innovazione delle tecniche di conservazione può fare la differenza, ancor più che maggiore conservazione è sinonimo di valorizzazione e quindi di sano sviluppo culturale.

DEPASQUALEPROGETTI, con la collaborazione dell’Arch. G.Trignano