Come convivere con il Corona virus nell'ambito delle attività scolastiche?

 In ambito industriale e nel settore edile, si cominciano a sviluppare protocolli sanitari per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali; ma nella scuola, nelle aule, nei laboratori e più in generale nelle strutture architettoniche destinate alla didattica, quelle esistenti, potranno mai recepire le distanze minime interpersonali, orrendamente dette anche "distanze sociali"?

 Sicuramente no.

 Le nostre aule scolastiche, mediamente contenenti dai 18 ai 25 alunni, ma anche e soprattutto i percorsi interni degli edifici scolastici dovranno essere adattati alla luce delle recenti nuove necessità.

 Sarà necessario ridistribuire il ciclo delle lezioni per accogliere un numero minore di alunni nelle attuali aule, ovvero riorganizzare altri spazi o in alternativa sviluppare una rimodulazione delle ore di didattica, ripartendo gli orari anche sull'intera giornata e non solo alla tradizionale lunga mattinata di lezioni.

 Soprattutto sarà necessario, con forza e determinazione, inculcare nella mente dei ragazzi che, purtroppo, tutto è cambiato; i rapporti interpersonali nell'ambito scolastico devono essere modificati. Sicuramente le peculiarità, ovvero la qualità del progetto architettonico per un edificio scolastico, non sarà solo la caratteristica prestazionale di tipo energetico e la qualità dei materiali per una corretta valutazione di sostenibilità ambientale.

 È entrato in scena anche un nuovo fattore: i requisiti sanitari del microclima confinato.

 Questo nuovo parametro dovrà essere interpretato nelle pieghe delle soluzioni afferenti alla viabilità interna degli organismi architettonici e le interconnessioni degli spazi, il tutto per costituire una minima difesa dai contatti fisici insalubri.

 Il valore di 1,80 mq. di superficie utile per ogni alunno che mediamente si è previsto fino ad oggi nei progetti, secondo le ultime normative, probabilmente è un parametro che non sarà più sufficiente; verrà in aiuto prepotentemente e con sottile piacere, la connessione digitale e l'approccio virtuale; innovazioni queste che ci hanno aiutato in questi ultimi mesi attraverso la didattica a distanza.

 Bisognerà quindi prendere "o p p o r t u n e ... d i s t a n z e" dalla metodica di progetto Ante Virus.

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