Il fondaco dei tedeschi: luogo dell'essenziale, tra architettura e commercio

Sul numero di luglio/agosto 2016 della rivista 'Casabella' mensile di architettura, urbanistica e design edita da Mondadori Media spa, con un eccellente articolo, il professor Francesco Dal Co presenta il restauro di Rem Koolhaas, dell'antico edificio (costruito tra il 1200 e il 1250) originariamente assegnato dalla Repubblica Veneziana ai mercanti provenienti dall'impero romano germanico, e quindi utilizzato come immenso deposito e luogo di transazioni finanziarie.
Oltre all'impeccabile sintesi storica delle vicende dell'edificio e delle sue trasformazioni, il testo illustra le scelte progettuali di quest'ultimo restauro iniziato nel 2009.
Il risultato è di altissimo livello: si è restituito alla città un contenitore con grandi superfici in un volume generoso strutturato in modo da ‘accogliere’ più funzioni senza per questo snaturare l'impronta architettonica, riuscendo a sintetizzare e forse a riproporre in chiave attuale, la risonanza funzionale ed architettonica che ebbe all'inizio del '500 con la sua ricostruzione.
Con la corte e i ballatoi, dopo tante trasformazioni, l'edificio trasuda storie che raccontano l'opulenza, quella costituita da mercanzie costipate e transazioni stipulate in una Venezia figlia di un oriente bizantino e maestra di un commercio colto.